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Cybersecurity: un’urgenza strategica.

Negli ultimi anni, gli attacchi informatici hanno assunto una portata sempre più allarmante, colpendo in modo crescente il settore industriale. Le conseguenze di una violazione non si limitano alla sfera tecnica, ma si ripercuotono gravemente sull’aspetto economico delle imprese, generando perdite finanziarie complesse e su più livelli.

Un recente studio congiunto condotto da VDC Research in collaborazione con esperti di cybersecurity ha analizzato in profondità lo stato attuale della sicurezza nelle Operational Technology (OT), ovvero l’insieme dei sistemi hardware e software che monitorano e controllano i processi fisici in ambito industriale. L’indagine, basata su un campione di oltre 250 decision maker attivi nei settori dell’energia, dei servizi pubblici, della produzione e dei trasporti, ha evidenziato le principali tendenze tecniche e strategiche nel campo della difesa informatica industriale.

Perdite economiche trasversali e ad alto impatto

Dallo studio emerge un quadro chiaro: i danni economici derivanti da un attacco OT non si esauriscono nella perdita di dati o nella compromissione dei sistemi, ma comprendono un ventaglio di costi diretti e indiretti. Le aziende devono infatti affrontare:

  • la perdita di opportunità di guadagno,
  • i tempi di inattività produttiva non pianificata,
  • gli scarti e le perdite di inventario,
  • i danni a macchinari e infrastrutture,
  • le spese per la risposta all’incidente, che includono l’intervento di team interni o esterni,
  • eventuali pagamenti estorsivi.

Secondo le stime, quasi il 10% degli intervistati nell’area EMEA ritiene che ogni singolo attacco alla cybersecurity OT possa comportare danni superiori ai 5 milioni di dollari in un arco temporale di due anni.

Il nodo critico: l’inattività non pianificata

Uno degli aspetti più critici messi in luce dallo studio è rappresentato dai tempi di inattività non pianificati, spesso causati da attacchi mirati all’infrastruttura OT. Il 59,6% dei partecipanti all’indagine ha segnalato che queste interruzioni durano tra le 4 e le 24 ore, con impatti significativi sulla produttività, sul fatturato e sulla reputazione aziendale.

L’interruzione dei processi produttivi, infatti, non compromette soltanto le operazioni quotidiane ma mette in discussione la fiducia dei clienti e degli stakeholder, rendendo sempre più evidente la necessità di un approccio solido alla cybersecurity industriale.

Verso una cultura della sicurezza informatica industriale

La crescente sofisticazione degli attacchi e la loro capacità di colpire sistemi complessi e distribuiti richiedono oggi un cambio di paradigma. La sicurezza OT non può più essere considerata un aspetto secondario o residuale, ma deve diventare parte integrante della strategia aziendale complessiva, con investimenti mirati in prevenzione, rilevamento precoce e risposta efficace agli incidenti.

Come sottolineato da vari esperti del settore, trascurare la cybersicurezza significa vanificare gli sforzi per garantire la continuità operativa e proteggere la redditività. La posta in gioco è alta, e il rischio di non agire tempestivamente potrebbe tradursi in perdite insostenibili per le imprese industriali.

Il supporto di microcyber.eu per imprese e pubbliche amministrazioni

Per accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni in questo percorso di rafforzamento della sicurezza OT e IT, microcyber offre strumenti concreti, formazione specialistica e consulenza tecnica per supportare soprattutto le piccole e medie imprese e gli enti pubblici nella valutazione del rischio cyber e nell’adozione di soluzioni adeguate di difesa per rafforzare in modo deciso la resilienza cyber di imprese e pubblica amministrazione.