Cybersicurezza e Politiche di Coesione: consapevolezza, conoscenza, competenza – le parole chiave del convegno dell’EDIH MicroCyber per navigare la transizione digitale in sicurezza

Istituzioni nazionali ed europee a confronto diretto sul tema, nel corso di un evento organizzato a Roma dall’Ente Nazionale per il Microcredito

Il convegno “Cybersicurezza e Politiche di Coesione”, tenutosi il 25 marzo presso Spazio Europa a Roma, è stata un’occasione di confronto che ha delineato il quadro generale sul tema della cybersecurity e il ruolo delle politiche di coesione in questo settore strategico per la crescita economica e la competitività delle imprese italiane.

L’evento, promosso dall’European Digital Innovation Hub MicroCyber, coordinato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, ha messo a confronto le più alte rappresentanze istituzionali italiane ed europee competenti per le politiche di coesione e per la cybersecurity, per definire strategie concrete e opportunità di collaborazione per la sicurezza digitale nel contesto delle politiche di coesione.

La giornata si è aperta con una importante riflessione offerta dal Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti,che ha sottolineato l’importanza della formazione per le PMI: “Le nostre imprese vanno assistite in quella che è una sfida che riguarda il futuro”, ha ribadito il ministro Foti, aggiungendo che il conflitto in Ucraina ha reso evidente che la difesa non riguarda più solo le infrastrutture fisiche ma anche le infrastrutture digitali strategiche. Il ministro ha concluso il suo intervento, sottolineando l’importanza delle attività di formazione come elemento essenziale per consentire la reazione agli attacchi informatici e la prevenzione, così come discusso diffusamente proprio nel corso dell’evento.

Mario Baccini, Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, ha evidenziato: “La cybersicurezza è un pilastro strategico per la trasformazione digitale di imprese e pubbliche amministrazioni. A livello europeo e italiano le politiche sono volte ad aumentare la resilienza cibernetica europea, creando un ecosistema comune per l’adozione di best practice e la risposta ad incidenti di cybersecurity. IN questo contesto, un sostegno arriva anche dalle politiche di coesione, e dai vari attori finanziati a livello italiano ed europeo per facilitare l’adozione di queste migliori pratiche (come i centri di competenza e gli European Digital Innovation Hub). “L’Ente Nazionale per il Microcredito – ha ribadito Baccini – con il Polo MicroCyber, supporta micro e piccole imprese nell’adozione di strumenti di cybersicurezza, essenziali per la competitività. Fondamentale il ruolo del MIMIT nel promuovere la digitalizzazione sicura e coordinata del sistema produttivo nazionale.”

La giornata ha proseguito con una tavola rotonda sul tema “La Cybersicurezza nelle politiche di coesione”, che ha rappresentato un importante momento di discussione tra autorevoli rappresentanti istituzionali, tra cui Eva Spina (MIMIT), Bruno Frattasi (ACN), Despina Spanau (DG CONNECT), Luca Tagliaretti (ECCC), Ivano Gabrielli (Polizia Postale) e Riccardo Graziano (Ente Nazionale per il Microcredito), che hanno approfondito aspetti normativi, strategie di difesa cibernetica e il ruolo delle politiche di coesione nella sicurezza digitale delle imprese.

Il Direttore Generale di ACN – Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – Bruno Frattasi, che ha ricordato: “La pandemia ci ha fatto capire l’importanza del tema della coesione digitale e del digitale divide. Una forma di esclusione sociale per i cittadini e per le imprese. L’Ente nazionale del microcredito sta svolgendo un ottimo lavoro. Un ente che si occupa di aspetti fondamentali, a partire dal sostegno alle imprese e ai cittadini nel fare fronte alle loro esigenze vitali”.

La Capo Dipartimento per il digitale al MIMIT, Eva Spina ha sottolineato: “La transizione digitale apre prospettive di sviluppo prima non immaginabili per le piccole imprese. Dall’altro lato, ci sono i rischi, i pericoli per eventuali attacchi hacker. Per le micro, piccole e medie imprese l’aspetto più rilevante è la consapevolezza. Senza, verrebbe meno l’intero sistema di sicurezza”.

“La grande sfida, la questione più complessa, è il coordinamento e l’interazione tra tutti gli attori coinvolti. L’obiettivo ultimo è far sì che gli investimenti, che pure sono limitati, ottengano il successo maggiore in ambito europeo”, ha dichiarato il Professor Luca Tagliaretti, Executive Director at ECCC, European Cybersecurity Competence Centre (ECCC).

A rappresentare la Commissione europea Despina Spanou che ha affermato: “A Bruxelles discutiamo molto sull’importanza della cybersecurity per le nostre società. L’esperienza, anche recente, ci insegna che gli attacchi informatici non sono solo di tipo finanziario, ma sono dovuti anche a decisioni politiche. Sono attacchi molto presenti, che possono avere un impatto pesante sulle nostre società e le nostre economie. Per noi la priorità è la difesa delle infrastrutture critiche”. La Spanau ha concluso il proprio intervento sottolineando l’importanza di iniziative di formazione sul tema della cybersicurezza rivolgendo un plauso a MicroCyber quale EDIH attivo nella promozione di una cultura diffusa della sicurezza informatica in particolare per micro e piccole imprese.

“La sicurezza cyber è un tema globale, che si dilata ben oltre i confini delle singole nazioni. Ci troviamo di fronte a una dimensione complessa, con una incredibile esplosione dei fenomeni illeciti. Si tratta di una criminalità che sta evolvendo dal punto di vista qualitativo. Attacchi sempre più importanti, pervasivi e pericolosi”, ha sottolineato Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, che ha rimarcato altresì l’importanza strategica nella formazione di forze di polizia con sempre più robuste competenze tecniche nel settore della cyber-security, sottolineando lo sforzo della Polizia Postale nello sviluppo di un articolato ecosistema di centri altamente specializzati per la conduzione delle indagini e la pronta risposta a crimini informatici.

Il Senatore Franco Zaffini, ha ribadito la necessità di arginare la criminalità in rete: “Il digitale ci ha fatto perdere i confini. Ci confrontiamo con una dimensione internazionale, globale. L’AI, poi, ha ulteriormente accelerato questo processo nel senso dell’aumento delle prestazioni. Un’autentica rivoluzione, che ha molteplici rischi. Il più evidente è proprio quello della cybersicurezza. Servono strumenti efficaci per contrastare i criminali informatici”.

Giovanni Nicola Pes, Vice Segretario Generale dell’Ente Nazionale per il Microcredito e Direttore del progetto MicroCyber, che ha moderato la tavola rotonda, ha spiegato: “È stato un confronto importante, che ha fatto emergere l’opportunità di convergenze a livello nazionale ed europeo per lo sviluppo di politiche volte al rafforzamento della resilienza cyber del tessuto produttivo e della pubblica amministrazione a livello comunitario e alla ingegnerizzazione dei relativi strumenti finanziari e servizi rivolti a imprese e PA. Negli ultimi mesi è stato fatto un lavoro eccezionale che ha visto la pubblicazione del Cyber Resilience Act, del Cyber Solidarity Act, nelle ultime settimane del Cyber Blueprint, senza tralasciare l’entrata in vigore della direttiva NIS2: tutto ciò ha cambiato significativamente il contesto regolatorio di riferimento. Con questo evento, l’European Digital Innovation Hub MicroCyber ha creato un momento essenziale di confronto ai massimi livelli istituzionali, confermandosi un punto di riferimento per il supporto alle imprese e della pubblica amministrazione nel campo della cybersicurezza e dell’innovazione digitale.”

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