Una risposta coordinata alle sfide della cybersicurezza

L’intelligenza artificiale, i rating automatizzati e i futuri scenari impongono un salto di visione.

Con l’evento nazionale del 25 marzo “Cybersicurezza e politiche di coesione”, organizzato a Roma dall’Ente Nazionale per il Microcredito e dall’European Digital Innovation Hub MicroCyber, è stata posta una particolare attenzione sulla necessità di convergenza tra le iniziative pubbliche europee e italiane per rafforzare la resilienza cibernetica del sistema produttivo. Nel corso dell’evento, aperto dall’intervento del Ministro Tommaso Foti – che ha ribadito l’importanza della formazione sulla cybersicurezza in particolare per le PMI – e del Presidente ENM Mario Baccini – che ha confermato l’attenzione del tema nell’agenda dell’ENM e la rilevanza nell’ambito delle politiche di finanza inclusiva – la discussione con alti rappresentanti e i vertici del MIMIT, ACN, Commissione Europea, ECCC, Polizia Postale e Ente Nazionale per il Microcredito hanno evidenziato l’importanza di una risposta coordinata alle sfide della cybersicurezza, non soltanto per la sicurezza digitale, ma anche per la crescita economica e la competitività dell’Italia e dell’Europa intera, come ribadito anche dal Senatore Francesco Zaffini, Presidente 10° Commissione permanente e Presidente delle Commissioni riunite sull’Intelligenza artificiale.

La cybersecurity si conferma infatti come priorità assoluta nel panorama europeo, una precondizione fondamentale per garantire una transizione digitale sicura. L’Unione Europea – come illustrato nel corso dell’evento da Despina Spanau (Principal Adviser for Cybersecurity Coordination, European Commission) – ha già adottato diverse misure normative, tra cui il Cyber Resilience Act, il Cyber Solidarity Act e la direttiva NIS2, volte a creare uno spazio comune europeo di resilienza digitale, oltre a mettere in campo importanti attività di formazione. Tuttavia, resta alto il rischio per quelle realtà imprenditoriali più arretrate digitalmente, che possono trasmettere vulnerabilità all’intero ecosistema produttivo. In questo senso, la cybersecurity diventa cruciale per assicurare il successo delle politiche di coesione, evitando il rischio di fallimenti dovuti a una minaccia cibernetica sempre più sofisticata.

Come dichiarato da Riccardo Graziano, Segretario Generale dell’ENM: “Oggi più che mai, l’Ente Nazionale per il Microcredito rivendica un ruolo strategico nel promuovere strumenti di tutela per le microimprese, che rappresentano oltre il 92% del tessuto produttivo italiano. La trasformazione digitale e la cybersicurezza non sono più temi accessori, ma condizioni fondamentali per la sostenibilità economica e sociale. È necessario guidare questi soggetti nel rafforzamento delle competenze digitali e nella consapevolezza dei nuovi rischi. Serve una risposta istituzionale integrata: sinergie tra enti, utilizzo mirato dei fondi di coesione anche per finalità di difesa informatica, formazione diffusa. Gli attacchi informatici sono oggi tra le minacce più pervasive. L’intelligenza artificiale, i rating automatizzati e i futuri scenari tecnologici impongono un salto di visione. Dobbiamo essere all’altezza. Costruire mulini a vento, non alzare muri.”

Dal convegno è emerso chiaramente il ruolo centrale che gli European Digital Innovation Hub (EDIH) possono giocare nell’implementazione di queste politiche. La rete degli EDIH rappresenta uno strumento strategico del programma Europa Digitale, il cui scopo è quello di facilitare la trasformazione digitale di PMI e pubbliche amministrazioni, creando un ambiente favorevole per la diffusione di competenze in cybersecurity, intelligenza artificiale (IA) e calcolo ad alte prestazioni (HPC). In Italia operano attualmente 13 EDIH finanziati da fondi europei.

Con l’entrata in vigore dell’AI Act nel 2024, la Commissione Europea, tramite la DG CONNECT, ha deciso di integrare formalmente la rete EDIH sotto il controllo della nuova Agenzia europea per l’intelligenza artificiale. Questo passaggio rappresenta un momento storico, considerando che oltre l’80% dei 151 EDIH già finanziati a livello europeo è attivo su iniziative legate all’intelligenza artificiale. Roberto Viola, Direttore Generale di DG CONNECT, ha sottolineato che l’IA rappresenterà la missione centrale degli EDIH, con l’obiettivo di familiarizzare le PMI all’uso avanzato e consapevole di queste tecnologie. Lucilla Sioli, Direttrice dell’AI Office, ha inoltre evidenziato come gli hub abbiano già erogato oltre 18.000 servizi a più di 10.000 tra PMI e organizzazioni pubbliche in Europa, segno tangibile dell’impatto crescente della rete.

A conferma di tale indirizzo, il nuovo bando del programma Digital Europe punta proprio al consolidamento della rete EDIH, con un focus specifico sull’intelligenza artificiale. Su questa linea strategica, il Dott. Raffaele Spallone, Dirigente della Divisione II – Politiche per la digitalizzazione delle imprese, l’innovazione e l’analisi dei settori produttivi –  del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), sottolinea l’importanza dell’evoluzione dell’ecosistema EDIH italiano: ” la digitalizzazione e il trasferimento di tecnologie e di conoscenza sono elemento cruciali e imprescindibile per la competitività del sistema produttivo italiano e, come tale, un elemento centrale delle politiche industriali del Paese.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha rappresentato e continua ad essere una importante occasione per riorganizzare il sistema italiano del trasferimento tecnologico.  Attraverso l’investimento 2.3 della Missione 4 componente 2, sono stati finanziati dei veri e propri ecosistemi dell’innovazione, dove si è investito in capitale umano altamente qualificato e si è creata occupazione ad alto valore aggiunto.

Con gli EDIH e i Centri di competenza ad alta specializzazione abbiamo costruito un sistema capillare capace di offrire servizi con livelli di qualità omogenei, procedure di accesso tipizzate, e che sono tra loro connessi e in grado di promuovere sinergie e forme di collaborazione.  Il MIMIT considera strategica la collaborazione tra tutti gli attori del sistema per promuovere la trasformazione digitale sicura del tessuto imprenditoriale nazionale. Vogliamo potenziare questa rete per creare un sistema più coeso, capace di trasferire competenze tecnologiche avanzate a imprese e pubbliche amministrazioni, con un’attenzione particolare ai temi della cybersicurezza e dell’IA. L’obiettivo è garantire una crescita competitiva sostenibile, inclusiva e resiliente, con il pieno coinvolgimento dei territori e degli attori economici locali.”

A livello nazionale, il quadro normativo in tema di intelligenza artificiale sta rapidamente evolvendo, con l’approvazione al Senato del DL 1146. Questa legge mira a definire un quadro chiaro per l’adozione responsabile e sicura dell’intelligenza artificiale, basato su principi antropocentrici e su una rigorosa attenzione alla sicurezza e alla tutela dei diritti fondamentali. La nuova normativa attribuisce all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) compiti fondamentali di vigilanza e controllo sull’intero ciclo di vita delle applicazioni IA. Inoltre, il DL introduce specifiche disposizioni per ambiti critici come la sanità, la giustizia e la pubblica amministrazione, sottolineando l’importanza della trasparenza e della responsabilità nell’uso dell’IA.

Allo stesso tempo, come rilevato già dall’ENISA (l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza), la diffusione dell’intelligenza artificiale rende possibile la creazione automatizzata di malware personalizzato e sofisticate truffe vocali basate su deepfake, aumentando i rischi in termini di disinformazione, furti di identità e destabilizzazione sociale. In questo contesto, la cybersecurity deve necessariamente evolvere, anticipando le nuove minacce legate all’IA e rafforzando la capacità del sistema di rispondere a sfide sempre più complesse.

Per tutti questi motivi, l’Ente Nazionale per il Microcredito guarda con crescente attenzione al tema dell’intelligenza artificiale, considerando le profonde implicazioni sulla cybersicurezza. Come osservato da Giovanni Nicola Pes, Vice Segretario generale ENM e direttore MicroCyber, “il panorama tecnologico sta evolvendo molto rapidamente, ponendo importanti sfide ai regolatori europei, al tessuto produttivo e alla PA per adattarsi e governare processi di grande complessità. é pertanto fondamentale rispondere a queste sfide in modo coordinato, sfruttando appieno la rete degli EDIH per promuovere soluzioni concrete per migliorare la protezione dei sistemi informativi e rafforzare la competitività del sistema economico europeo attraverso l’innovazione digitale”

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